SPOT.US: quando i lettori diventano editori

“Our mission is to make sure that journalism survives the death of so many of its institutions”: questo, secondo il fondatore David Cohn, l’obiettivo di Spot.Us, un progetto che rivoluziona il giornalismo secondo i paradigmi della nuova Internet. Spot.Us, realizzato nell’ambito del Center for Media Change, è un progetto di “community funded journalism” nel quale i reporter free lance presentano le loro proposte alla community e i lettori scelgono le notizie da pubblicare, finanziandole con un piccolo contributo.

Il mondo dell’informazione, in cerca di un’alternativa alla cronica dipendenza da investimenti pubblicitari, sperimenta il crowdfunding e si sposta verso logiche partecipative. La disintermediazione dell’editore e la customizzazione delle notizie rendono l’informazione sempre più simile a un prodotto, esposta alle preferenze e ai prezzi del mercato.

Da sempre il giornalismo ha cavalcato le rivoluzioni mediatiche, dalla carta stampata alla tv, passando per la radio: la nuova Internet costituisce un’opportunità di trasformazione e impone un’innovazione radicale del sistema. In questo contesto, il “community funded journalism” prova a integrare le logiche di partecipazione democratica con i meccanismi della selezione di mercato. Quali le conseguenze per l’indipendenza dell’informazione? Davvero gli utenti sono pronti per essere anche “editori” delle notizie che leggono?

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