Corporate websites, i pr predicano bene e razzolano male

Un verdetto impietoso ma non per questo ingiusto o inatteso: mi riferisco a quello espresso nell’Internet Standards Assessment Report, una ponderosa ricerca sui “Web development trends across more than 80 industries” commissionata dalla Web Marketing Association (WMA) e costata ben dieci anni di duro lavoro. Le conclusioni, che si basano sull’analisi di quasi 10mila siti, promuovono in generale quelli dedicati a videogiochi (1° posto), alla musica (2° posto), alle automobili e allo sport (3° pari merito), mentre bocciano senza appello i website di radio, search engines e, udite udite, public relations agencies.

Il perché ce lo spiega William Rice, presidente della WMA, secondo il quale le pr agencies dedicherebbero così tante energie a sviluppare la comunicazione via web dei loro clienti da perdere di vista i propri siti aziendali, spesso poco più che la traduzione in html di una brochure cartacea. Insomma, magari predicano bene, ma di certo razzolano male.

Per saperne di più:

– Adrants: “Gaming Sites On Top, PR Sites On Bottom of Website Effectiveness Study

2 pensieri su “Corporate websites, i pr predicano bene e razzolano male

  1. Avatar di lucaluca

    Non conoscete la storiella del ciabatino che faceva le scarpe per principi e regine, manager e imprenditori e andava in giro con le scarpe con i buchi?
    E’ una storiella vecchissima ma sempre attuale. Più i siti delle pr agencies sono ricchi e animati, più il lavoro scarseggia. Questa non è una storiella ma una semplice osservazione della realtà.
    Certo che se domandavano a me, si sarebbero risparmiati 10 anni di ricerche:-)

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  2. Avatar di lucaluca

    Non conoscete la storiella del ciabatino che faceva le scarpe per principi e regine, manager e imprenditori e andava in giro con le scarpe con i buchi?
    E’ una storiella vecchissima ma sempre attuale. Più i siti delle pr agencies sono ricchi e animati, più il lavoro scarseggia. Questa non è una storiella ma una semplice osservazione della realtà.
    Certo che se domandavano a me, si sarebbero risparmiati 10 anni di ricerche:-)

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