
AllaCarta.com è un’interessante start-up italiana che propone un servizio on line di prenotazione gratuito dei ristoranti. Si pone insomma come tramite tra il gestore e il cliente, mettendo a disposizione di entrambi le potenzialità, la capillarità e la rapidità della rete.
Il servizio, primo del suo genere in Italia, è attivo da un paio di mesi e consente di prenotare presso ristoranti sparsi nelle province di Roma e Milano. Prossimamente il servizio sarà esteso ad altre grandi città italiane, a partire da Torino, Firenze, Bologna, Venezia, Verona.
Ad una prima occhiata il sito appare graficamente gradevole ed usabile. Le informazioni fornite sono complete e includono anche il range di spesa prevista. Incuriosito, ho girato le seguenti due domande ai creatori di AllaCarta.com. Risponde Monica Mennella, Direttore Marketing & Communication:
B4B: le vostre FAQ elencano diligentemente i vantaggi per il cliente e per il gestore dell’esercizio. Non leggo invece da nessuna parte informazioni sul vostro modello di business. Brutalmente: come pensate di fare soldi?
MM: il nostro modello di business prevede il pagamento di una piccola fee da parte dei beneficiari economici del nostro servizio, cioè i ristoranti. Per loro AllaCarta non è altro che un nuovo ed innovativo canale di vendita per esercenti che vogliono raggiungere un target più ampio di clientela senza dover sostenere costi fissi o dedicare risorse a questa attività. Chiaramente il servizio è gratuito per gli utenti di internet che al contrario possono beneficiare di numerosi vantaggi: ampia scelta, comodità, tavolo garantito e anche promozioni specifiche.
B4B: Nell’era del social networking e del web partecipativo, i commenti ai ristoranti degli utenti non trovano spazio in home page e manca un blog per dialogare con la comunità. Scelta di vita o sempice rinvio a dopo il “rodaggio” del servizio?
MM: i commenti ci sono, sono pubblici e si trovano nella scheda/minisito di ogni ristorante. Si possono dare dei commenti testuali e indicare il proprio gradimento su una scala da uno a cinque “cappelletti” compilando l’apposito form, che diventa disponibile solo dopo che la prenotazione è andata a buon fine (per evitare che chiunque scriva senza aver provato il ristorante). Probabilmente dobbiamo dare a questo aspetto maggiore visibilità. Stiamo pensando e valutando altre modalità di interazione con la comunità del web anche se il nostro core business rimane legato al servizio di prenotazione che arricchiremo con maggiori feature. Per quanto riguarda il Blog, è un’ipotesi che stiamo valutando.