Mio malgrado, sono incappato nel press release di un’agenzia che si propone come intermediario tra aziende interessate al corporate blogging e potenziali editor. In esso si legge:
“Every Business should recognize the Importance of having a marketing person to write their blogs and PR to generate leads, and new referrals.”
Sull’importanza di fare corporate blogging, niente da dire. Rispetto invece alla figura professionale che nel comunicato stampa viene proposte come editor, direi che non ci siamo proprio. Come già scritto il mese scorso su 7thFloor:
“L’ufficio comunicazione: va aggiunto alla ricetta (del perfetto corporate blog, ndr) in dosi minime e con cautela. In primo luogo perché ha ancora il suo da fare con la comunicazione tradizionale, che di certo non viene meno in presenza del blog. Secondo, perché riverserebbe nel blog linguaggi e comportamenti inadeguati, frutto di “deformazione professionale”. Il ruolo indicato è quello del tutor, purché non troppo invasivo.”
Voi che ne pensate?
assolutamente d’accordo: purtroppo non si possono fare nomi ma so di agenzie che offrono questi “servizi”. Trovo non solo che sia immorale ma anche deleterio per l’azienda stessa.
ciao
z
In ritardo sui feed, rieccomi. In effetti, il problema continua ad essere lo stesso: le aziende vogliono aprirsi agli utenti perchè ormai è necessario, ma nello stesso tempo ricorrono alle agenzie PR per tutelare la propria immagine, ogni parola che viene detta viene opportunamente filtrata per evitare danni di immagine. In tutto ciò manca un passaggio: se si vuole comunicare davvero con l’esterno, occorre utilizzare una linea improntata alla condivisione e solo in quel momento bisognerà verificare se nella foga di comunicare si rischi di rivelare qualcosa di potenzialmente dannoso per l’azienda. Per gli eventuali filtri (e non sto parlando di censura, ovviamente) bisogna dunque attraversare la fase della necessità di comunicare con l’esterno. Fase a cui, secondo me, non siamo ancora arrivati.