
Ci sono poche cose che posso essere definite ordinarie nella storia che culmina, oggi, nel debutto di Zolve, “a Social Network for Real Estate Agents”. L’idea è di per sé fortemente innovativa persino per il mercato immobiliare americano: creare un social network di agenti immobiliari fornendo loro tutti gli strumenti propri del web 2.0 (dal blog a Google Maps) per conoscersi, interagire, scambiarsi informazioni, collaborare e fare business.
Una specie di facebook a pagamento del real estate market il cui progetto è stato concepito – pensate un po’ – a Baghdad. L’idea è venuta ad un agente immobiliare americano che, prima di essere richiamato alle armi per servire in Iraq, non aveva mai neanche sentito nominare Facebook o MySpace. Li ha scoperti al fronte grazie ai suoi commilitoni, (che notoriamente ne fanno largo uso), ha imparato ad usarli e li ha sfruttati per cercare di restare in contatto con il proprio ambito professionale. Da qui l’idea di Zolve fatta poi realizzare da un’azienda software indiana.
Alcune caratteristiche degne di nota: ogni agente immobiliare avrà la possibiltà di segnalare un cliente a un collega e avrà diritto al 25/30 per cento di commissione se tale segnalazione si conclude in un affare. Gli utenti di Zolve avranno inoltre la possibilità di mettere in evidenza la propria professionalità e conoscenza del mercato sia bloggando, sia ricevendo un punteggio per ogni transazione portata a termine. Tale punteggio contribuirà ad accrescerne l’autorevolezza, secondo il ben collaudato modello di Ebay.