Oggi su Repubblica R2 si parla di blog e business anticipando il prossimo lancio negli Usa di Vespablogs.com, un blog sull’inossidabile scooter Piaggio che verrà affidato a 4 editor incaricati di “mettere online tutto il mondo Vespa”.
L’autore dell’articolo, Vincenzo Borgomeo, definisce l’iniziativa “una piccola rivoluzione per uno scooter che negli Stati Uniti sta vivendo una seconda giovinezza”. Certo non può sapere che in realtà la sua “rivoluzione” Vespa USA l’aveva già avuta proprio nel 2005. Il 5 maggio scrivevo:
“E’ apparso sul Wall Street Journal un articolo (sotto la voce advertising) che parla di due blog imminenti per Vespa USA. L’affare sarà gestito dalla CooperKatz, una società di pubblic relations di cui Steve Rubel è vice presidente”.
Ricordo che il progetto subì vari ritardi (vedi il post: che fine hanno fatto i Vespablogs?) finché a luglio dello stesso anno vide la luce Vespaway. Al tempo riportai il commento di Jackie Huba (Church of the Customer), la quale spiegava così perché la ritenesse un’iniziativa vincente:
“Questi blog curati da clienti sono uno strumento incredibilmente efficiente per costruire una comunità intorno a un prodotto”. A chi poi domanda se blog come Vespaway servono anche ad aumentare le vendite, la Huba risponde senza esitazioni: “Certo! Quando il cliente ‘prospect’ cerca in internet informazioni sul prodotto, digita la parola Vespa ed ecco che il blog della Piaggio compare tra i risultati”. A quel punto l’utente legge post e commenti frutto delle esperienze reali di chi una Vespa la possiede, fa domande, scambia informazioni, decide”.
L’esperimento durò quasi un anno e poi venne interrotta senza dare spiegazioni. Ora non resta che vedere quale forma prenderà il nuovo progetto di Piaggio, se si avvantaggerà dell’esperienza maturata al tempo e, soprattutto, se aprirà la strada a qualcosa di simile anche in Italia.
Ricordo ancora quando, sempre nel 2005, contattai l’ufficio stampa di Piaggio Italia per chiedere se era previsto anche un Vespaway italiano. Ovviamente mi risposero picche.
A te interesserà (anche) l’aspetto marketing, a me già basta vedere che in giro si parla di Vespe! Chiaramente, a Udine piove da settimane 🙂