Di recente ho avuto modo di raccontare ad un pubblico ristretto l’avventura di DELL nel rutilante mondo della comunicazione 2.0. Con una breve case history ho provato a riassumere e schematizzare le fasi di un lungo percorso iniziato nel peggiore dei modi, e poi lentamente evolutosi in iniziative coraggiose come il corporate blog Direct2Dell o addirittura innovative come IdeaStorm.
Per questo rimango perplesso quando scopro che l’azienda, pur forte di tre anni di confronto costante e costruttivo con la community di riferimento, non stia affrontando sul suo corporate blog una delicata questione legale che la riguarda.
E’ notizia di ieri: il giudice della Suprema Corte di New York Joseph C. Teresi ha riconosciuto colpevoli DELL e il suo Financial Services di “fraud, false advertising, deceptive business practices, and abusive debt collection practices”. Un tema assai “caldo” del quale, a un giorno dalla sentenza, nessuno tra gli editor di Direct2Dell si è ancora preso la responsabilità di parlare, fosse anche solo per esprimere la posizione ufficiale dell’azienda.
Insomma un passo indietro nella comunicazione dell’azienda che, francamente, non mi aspettavo.
beh, io lo capisco che rispondere su CPU e RAM non sia come scrivere di un caso legale per di piu’ collegato a roba finanziaria.
Probabilmente ci sono anche limiti di regolamentazione.
ciao
gluca