Muck Rack, il mondo del giornalismo visto attraverso Twitter

Creare un portale dove raccogliere, organizzare e rendere facilmente fruibili al pubblico della rete gli account Twitter di centinaia di giornalisti. E’ questa l’idea alla base di Muck Rack, sito internet creato da Sawhorsemedia che, di fatto, si configura come una finestra dalla quale osservare “what’s happening right now in the world of journalism“, per dirla con il claim ideato dai suoi curatori.

È possibile seguire i “cinguettii” dei vari giornalisti navigando la directory degli account per argomenti (Politics, Business, Technology) oppure per testata giornalistica, nel senso che si possono isolare e consultare i soli tweets dei giornalisti appartenenti alla Associated Press piuttosto che alla BBC. Se dispone di un proprio account sul sito di micro-blogging, l’utente può scegliere in qualsiasi momento se diventare “follower” di un profilo di interesse tra quelli consultati su Muck Rack. Allo stesso modo è possibile segnalare l’account di un giornalista che, ad avviso del lettore, meriterebbe di essere incluso nel directory.

Non è chiaro quale sia il grado di consapevolezza dei vari twitters aggregati dal sito. Se cioè tutti i “fornitori” di informazioni presenti su Muck Rack siano pienamente consapevoli del fatto che i loro messaggi, ricontestualizzati e organizzati in un “portale”, possono diventare fonte di informazioni e, in casi limite, persino bruciare sul tempo i loro stessi articoli del giorno dopo. Quel che è certo è che i giornalisti presenti su Twitter sono soliti segnalare una mole di risorse presenti online (scritte di proprio pugno o da colleghi), fornendo solo per questo un servizio dal notevole valore aggiunto.

L’idea è intrigante e sembra funzionare. I creatori di Muck Rack, esagerando ad arte le potenzialità del sito, affermano in una succinta presentazione del servizio che esso consente di “consultare oggi le news che saranno sui giornali di domani”, un miracolo che diventa possibile semplicemente seguendo le micro-chiacchiere dei giornalisti e scoprendo in tempo reale quali sono gli argomenti che i professionisti dell’informazione hanno a cuore in quel momento.

Forse a Sawhorsemedia peccano di ottimismo, ma non certo di ingenuità: a differenza dei creatori di Twitter, gli inventori di Muck Rack hanno pensato anche a un modello di business e offrono alle aziende la possibilità di inviare micro-comunicati stampa (in formato di tweet ovviamente) ai giornalisti presenti nella directory. Costo di un press release, un dollaro a parola per un minimo di 50 parole.

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