Ricerche: The future of the Internet

L’ottimo e più che attendibile Pew Research Center’s Internet & American Life Project ha recentemente pubblicato la quarta edizione del suo rapporto intitolato, significativamente, The future of The Internet. La survey online, realizzata in collaborazione con l’Imagining the Internet Center della Elon University, raccoglie i pareri di 895 Internet stakeholders rispetto al potenziale impatto della rete sul nostro futuro; ai cambiamenti economici, politici e sociali che la sua sempre più pervasiva presenza nelle nostre vite determinerà da qui al 2020.

La modalità d’indagine, assai interessante, prevedeva che agli intervistati fossero sottoposti due diversi scenari per uno stesso tema, simili nelle premesse ma opposti nelle conclusioni. Loro compito era scegliere quale ritenessero più probabile e argomentare tale scelta. Il tema sotteso a ciascuna coppia di scenari è stato definito traendo spunto da dati raccolti grazie a ricerche condotte nel recente passato, oppure rifacendosi alle affermazioni di opinion leader nei settori della scienza, della tecnologia, del business e della politica. Un esempio:

a)By 2020, people’s use of the Internet has enhanced human intelligence; as people are allowed unprecedented access to more information, they become smarter and make better choices. Nicholas Carr was wrong: Google does not make us stupid (http://www.theatlantic.com/doc/200807/google).

b)By 2020, people’s use of the Internet has not enhanced human intelligence and it could even be lowering the IQs of most people who use it a lot. Nicholas Carr was right: Google makes us stupid.

Sono dieci le coppie di scenari sottoposte al vaglio degli intervistati. Il rapporto in oggetto pubblica i risultati relativi a cinque tra questi (il resto seguirà nel prossimo futuro), con i seguenti risultati:

– Per il 76% degli intervistati “Google won’t make us stupid”.

– Per il 65% degli intervistati “Reading, writing, and the rendering of knowledge will be improved” dall’uso di Internet.

– Per l’80% degli intervistati “Innovation will continue to catch us by surprise”.

– Dalla ricerca emerge anche che i “Respondents hope information will flow relatively freely online, though there will be flashpoints over control of the internet”. Il 61% dei partecipanti all’indagine ha infatti affermato di credere che Internet resterà aperta e libera come i suoi creatori l’hanno immaginata.

– Infine, il risultato relativo all’ultimo scenario affrontato nella survey, che affronta il delicato tema dell’anonimato in rete: Anonymous online activity will be challenged, though a modest majority (55%) still think it will possible in 2020.

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