Industria automotive, la leadership del futuro si giocherà sul software

Qualche giorno fa, durante il CES, ho partecipato a una conferenza stampa online indetta da Stellantis, dove il CEO Carlos Tavares rispondeva alle domande dei giornalisti.

La notizia del giorno era l’accordo pluriennale Tra Stellantis e Amazon, che coinvolge Amazon Devices, Amazon Web Services (AWS) e Amazon Last Mile: le società collaboreranno per implementare la tecnologia e l’esperienza software di Amazon in tutta l’organizzazione di Stellantis e il processo coinvolgerà le fasi di sviluppo del veicolo, la costruzione di esperienze connesse a bordo delle auto, ma anche e soprattutto la formazione della prossima generazione di ingegneri del software automobilistico. (volendo, basta fare click sul link in bio per leggere il pezzo in cui ne parlo sul Corriere)

Essendo lì per il Corriere, avevo la possibilità di fare domande e ho chiesto “Come influisce la nuova partnership con Amazon sulla road map di Stellantis?”, ma anche se e come l’entrata in scena nell’industria automotive di nuovi player come Sony, Amazon e sembra un domani anche Apple influenzi le strategie e la visione del gruppo.

In inglese avevo tradotto il verbo “influenzare” con “ to affect”, e ho avuto l’impressione che la cosa a Tavares non sia piaciuta affatto: «Questa domanda da sola richiederebbe un paio d’ore per rispondere» – ha detto infatti l’AD, che poi ha insistito a lungo sul fatto che Amazon per Stellantis è solo un “abilitatore” della strategia tecnologica e di business, e che l’accordo è estremamente “bilanciato” da un punto di vista finanziario.

Per sottolineare ancore di più l’indipendenza del gruppo dal gigante tech (peraltro dandomi un po’ l’impressione di mettere le mani avanti), Tavares ha poi completato la sua risposta dicendo che «Stiamo diventando una Automotive-Tech Company perché lo abbiamo deciso noi, nessuno ci “influenza”. Andiamo avanti nel mettere in pratica questa strategia, con l’aiuto di vari abilitatori, perché crediamo sia questo il modo di compiere la nostra missione, che è ampliare (Tavares dice “magnify”) la freedom of mobility che offriamo ai nostri clienti».

Al netto della posizione espressa con forza dll’AD, che comunque è rivoluzionaria se solo si pensa a cos’erano FCA e PSA prima di fondersi in Stellantis meno di un anno fa, c’è una cosa importante da rilevare: la partnership con Amazon, rinnovata e sensibilmente ampliata, conferma ancora una volta che, nei prossimi anni, sarà il software e non l’hardware al centro della competizione tra costruttori di automobili. 

A superare sano e salvo la rivoluzione in corso sarà solo chi avrà saputo cambiare radicalmente il proprio core business e aggiornare le proprie competenze, disegnando al contempo nuove alleanze e stabilendo nuovi equilibri con player provenienti da altre industrie, prima fra tutte quella del tech.

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