
Prendete la potenza di fuoco commerciale dell’industria manifatturiera “Made in China”. Sommatela alle opportunità offerte da una realtà virtuale stile Second Life, dove ognuna delle migliaia di aziende cinesi “in carne e ossa” possano aprire la loro succursale digitale e interattiva.
Il risultato è, o meglio sarà presto il “Beijing Cyber Recreation District“, un nuovo mondo virtuale messo in cantiere dal Governo di Pechino e dove, inevitabilmente, la letale competitività del mercato cinese si sommerà alla potenzialità commerciali della rete in versione 3D.
Per ora il “distretto digitale” viene sviluppato al sicuro da occhi indiscreti. Di certo ci sono solo le intenzioni di Pechino, che evidentemente scommette sui mondi tridimensionali on line per disintermediare il rapporto tra le aziende cinesi e i consumatori sparsi ovunque nel globo.
Se la cosa dovesse funzionare, il risultato potrebbe essere la nascita di una sorta di immenso Amazon tridimensionale e, con esso, dell’e-commerce 3.0.