Identikit dell’escluso digitale

Il “ritardo digitale” che affligge ancora il 40% della popolazione italiana (dati Niche) è ascrivibile principalmente a tre fattori:

Età: passati i 60 anni, l’utilizzo delle nuove tecnologie, siano esse cellulari, pay-tv o, peggio ancora, computer, crolla drasticamente.
Sesso: sebbene buona parte del divario sia stato recentemente colmato, ancora oggi le donne fanno in casa un uso delle tecnologie digitali (computer, pay-tv, fotografia digitale, etc.) nettamente inferiore rispetto agli uomini. La situazione peggiora se si prendono in considerazione tecnologie ancora più recenti come voip, blogs, chat, etc. L’unico caso in cui tale ritardo è stato colmato riguarda l’uso della telefonia cellulare. Nell’ambito della sola utenza femminile, si registra un forte divario tra donne in carriera e “casalinghe”, dove quest’ultime appaiono praticamente all’oscuro delle tecnologie digitali.
Conoscenza dell’inglese: due terzi degli italiani dichiara nei sondaggi di non conoscere affatto la lingua di Shakespeare, denunciando di fatto un’ostacolo assai rilevante “alla diffusione delle conoscenze e della cultura ICT nel nostro paese”.

Data questa analisi, (i cui dettagli potete in parte consultare sul sito di Confindustria), ne consegue l’identikit del perfetto escluso digitale italiano: una donna ultrasessantenne completamente digiuna dell’inglese. Dopo la casalinga di Voghera, ora i giornalisti dovranno dunque fare riferimento alla pensionata di Lotzorai.

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