
Il progetto, così come viene presentato, è interessante. Diggita.it è un “servizio libero di editoria sociale” basato sullo stesso principio di Digg, dove sono gli utenti stessi a segnalare contenuti sotto forma di testo, audio e video e a determinarne la posizione in classifica votando i più interessanti, oppure “affossando” quelli sgraditi. Insomma, l’ennesimo sito di social bookmarking.
Ma con qualcosa in più più:
“Diggita condivide al 50% i proventi pubblicitari con gli utenti attraverso il programma AdSense di Google[…] Una volta inserito un articolo, il 50% delle visualizzazioni pubblicitarie mostreranno messaggi Adsense con il codice dell’autore”.
E’ interessante notare che la sopra citata spiegazione è preceduta dal simbolo del programma Friend$ di Dada senza che questo venga mai citato. Sembrerebbe una scelta ad arte per incuriosire il pubblico: ho scelto di stare al gioco e inviato ai responsabili alcune domande. Vediamo che succede.
Intanto un unico appunto: così com’è la grafica, priva di una testa ben definita e riconoscibile, integra male la pubblicità di Google dando un effetto visivo un po’ caotico. Si può far meglio.