La prima vera notizia che emerge dalla mattinata inaugurale della kermesse parigina Leweb ’09, giunta alla sua sesta edizione, è che nel settore è tornato un timido ottimismo e sembrano finalmente diradarsi le nubi che fino a ieri incombevano sul futuro dell’industria di Internet.
“I giorni in cui ha iniziato a circolare la famosa presentazione di Sequoia Capital (nella quale si annunciò la dura crisi che avrebbe poi inesorabilmente colpito il settore), sembrano ormai lontani alle nostre spalle”, ha esordito nel discorso di apertura l’organizzatore di Leweb Loic le Meur, che poi ha rincarato la dose aggiungendo: “oggi, nella Silicon Valley, è di nuovo possibile trovare finanziamenti per una buona idea con un certa facilità”. Nulla a che vedere insomma con la profonda e angosciante oscurità che ha avvolto il settore nell’anno e mezzo appena trascorso.
Durante il suo discorso, Le Meur Poi ha poi ripreso il tema portante di Leweb ’09 ribadendo che, dopo aver vissuto nello “static web” e quindi nel “social web”, oggi siamo immersi in un nuovo tipo di Internet, il Real-time web.
Nel nuovo web la crescita esponenziale di utenti registrata da social network come Twitter o Facebook e, soprattutto, la loro sempre maggiore disposizione a condividere ogni genere di informazioni in tempo reale e in mobilità, sfruttando le centinaia di migliaia di applicazioni create da migliaia di sviluppatori, sta di fatto cambiando radicalmente il nostro modo di vivere la Rete, di comunicare, di condividere e fruire le informazioni, di apprendere.
In ultima analisi, sta cambiando il nostro modo di essere.