A fine maggio Firenze ha ospitato l’evento Terra Futura e, al suo interno, l’edizione 2012 di Words World Web. Durante la tre giorni c’è stato posto anche per un panel che ho pensato e coordinato per aprire un confronto su come cambia l’informazione dalle zone calde del mondo, sul ruolo dei nuovi protagonisti e sulle sfide per i media tradizionali.
“Impegnati sul campo, migliaia di progettisti, consulenti,operatori umanitari e ambientali che lavorano nei settori dell’assistenza, della sanità, della prevenzione dei disastri naturali, dell’educazione e della formazione, del commercio e dell’artigianato si trovano in prima linea ovunque nel mondo ci sia bisogno del loro aiuto.
Grazie alla Rete e alle tecnologie abilitanti che essa mette a disposizione, molti di loro diventano anche voci indipendenti e (spesso le uniche) fonti di informazione diretta e aggiornata dalle zone di crisi, sia come singoli citizen journalism che come “reporter” per i siti delle ONG cui fanno capo, le quali a loro volta iniziano a configurarsi come piccoli media verticali”.
Il tema era provare a definire l’entità del cambiamento in atto. Gli ospiti, che ringrazio nuovamente, sono stati:
– Paola Amicucci, responsabile Ufficio Stampa Intersos
– Gianfranco Belgrano, giornalista Agenzia di stampa Misna
– Stefano Epifani, giornalista e docente presso Università La Sapienza Roma
– Cristiano Lucchi, giornalista professionista in forze all’ufficio stampa della Giunta Regionale Toscana
di seguito un video riassuntivo relativo ai temi del panel,
E un’intervista al sottoscritto.
Spero di riuscire a trovare anche l’integrale del panel.