C’è l’italia della crisi, l’Italia che si lamenta, quella per cui nulla funziona, nulla va mai bene, non ci sono opportunità. Poi c’è quella delle idee, del coraggio e dell’iniziativa. Quell’Italia, per intenderci, fatta di giovani e meno giovani che non cercano lavoro, ma che hanno la sfrontatezza di crearselo da soli, investendo sulle proprie capacità, facendo rete con altri come loro, sfidando il pessimismo imperante, l’instabilità politica, dell’economia e ogni altro spauracchio venga agitato loro in faccia.
E’ per quelli come loro, per premiarne la determinazione e sostenerne il difficile percorso verso il successo, che nasce un premio nazionale come “Edison Start” (nel quale, lo ricordo, sono coinvolto a livello professionale). Ne avevamo già parlato: ora è giusto tornarci sopra perché c’è tempo ancora fino al 30 marzo per candidare nuovi progetti e giocarsela con i trecento già presentati a partire dallo scorso 13 gennaio.
Sul piatto c’è roba interessante: bella innanzitutto l’idea che 30 finalisti potranno avvalersi di un’attività di tutoring, ed essere comunque seguiti e consigliatio nello sviluppo del loro progetto. Poi, ci sono i soldi, e non sono pochi: tre le categorie in cui concorrere, ovvero Energia, Sviluppo Sociale, Smart Community, e centomila euro di finanziamento al primo classificato in ognuna di esse. Un totale di 300mila euro messi a disposizione da Edison per sostenere il talento e, comntemporaneamente, festeggiare i 130 trent’anni dalla fondazione.
Il bando è aperto a gruppi di persone fisiche, startup tecnologiche, micro e piccole imprese, organizzazioni no profit.
Avete tempo fino a fine marzo. Datevi una mossa. www.edisonstart.it.