
Quella che vedete accanto è la nuova veste del sito di Discover Magazine così come è stata rinnovata, anzi rivoluzionata, per andare incontro alle esigenze di un pubblico più che raddoppiato nell’ultimo anno. Come già è accaduto per altre “ristrutturazioni”, anche il website di Discover Magazine è stato dotato di strumenti e iniziative molto web 2.0 il cui scopo è evidentemente stimolare la partecipazione creativa dei lettori: in particolare segnalo la simpatica iniziativa denominata “Science In Two Minutes or Less“, una specie di gara dove “visitors contribute short video clips; they explain a complex or popular scientific concept to win a prize”. Da notare che, contemporaneamente al successo della versione on line, l’edizione cartacea di Discover Magazine vive forti difficoltà a causa di un sensibile calo della raccolta pubblicitaria. Calo che la proprietà spera evidentemente di compensare riconquistando gli inserzionisti con un sito web completamente rinnovato.
Sarebbe auspicabile che i coordinatori editoriali delle principali editrici italiane di riviste tecniche (es.VNU, Tecniche Nuove, ReedBusiness, IDG, Delfino, nonchè Media 2000, Sapere, etc.), di principali testate orientate alla divulgazione (es. La Stampa, Il Sole 24-Ore,inserto Nova e Cultura, Espresso/Panorama/Il Mondo, etc.) e case editrici (Zanichelli, Hoepli,Laterza, il Mulino, Giunti, De Agostini, Elemond/Bompiani/Einaudi, etc) etc. si ispirassero al sito di Discover e principali riv.americane (es.Popular Science, Technology Review, American Scientist, Scientific American, SPIEE, Machine Design, etc.) per offrire in modo ottimizzato i propri elementi informativi e attuare “al meglio” un’interazione via internet con i propri lettori/interlocutori.
Sarebbe auspicabile che i coordinatori editoriali delle principali editrici italiane di riviste tecniche (es.VNU, Tecniche Nuove, ReedBusiness, IDG, Delfino, nonchè Media 2000, Sapere, etc.), di principali testate orientate alla divulgazione (es. La Stampa, Il Sole 24-Ore,inserto Nova e Cultura, Espresso/Panorama/Il Mondo, etc.) e case editrici (Zanichelli, Hoepli,Laterza, il Mulino, Giunti, De Agostini, Elemond/Bompiani/Einaudi, etc) etc. si ispirassero al sito di Discover e principali riv.americane (es.Popular Science, Technology Review, American Scientist, Scientific American, SPIEE, Machine Design, etc.) per offrire in modo ottimizzato i propri elementi informativi e attuare “al meglio” un’interazione via internet con i propri lettori/interlocutori.