Nella blogosfera tutto è passaparola o, per gli amanti degli anglismi, word-of-mouth. Se un’azienda come Microsoft Italia decide di organizzare a Roma il terzo incontro con i blogger, non deve fare altro che invitarli. Non servono banner, non servono spot. Ogni singolo blogger invitato scrive della sua partecipazione e la notizia circola, vola di blog in blog.
Il bello è che chiunque può partecipare alla conversazione e, per esempio, contribuire suggerendo tramite commenti le domande da porre durante l’incontro.
Il brutto è che con la stessa efficacia circolano critiche, pregiudizi più o meno motivati e attacchi diretti.
Tutto questo fa parte di un processo di confronto e di crescita che l’azienda non deve temere ma cercare, ascoltando le obiezioni e rispondendo con la maggiore trasparenza possibile.
Per favorire il dialogo e fare un po’ di chiarezza ho chiamato in causa Carlo Rossanigo, direttore delle relazioni esterne e corporate marketing di Microsoft Italia. Gli ho rivolto tre domande secche cercando di riassumere le obiezioni lette nei commenti di questi giorni. Poche ore dopo, (complice la gentile collaborazione di Digital-PR) le sue risposte erano già nella mia casella mail:
Alessio Jacona: «Perché Microsoft Italia incontra i blogger e cosa si aspetta da loro?»
Carlo Rossanigo: «Microsoft in Italia ha rapporti con la blogosfera da oltre due anni. Oltre ad un discreto numero di colleghi che sono anche blogger e trattano tematiche tecnologiche, in un percorso di progressivo avvicinamento alla blogosfera, alcuni responsabili della società desiderano conoscere personalmente quelle persone che, con le loro libere opinioni e la loro indipendenza di giudizio, esprimono dei punti di vista diversi e, molto spesso, interessanti per cui confrontarsi e relazionarsi in modo aperto.»
AJ: «Che vantaggi ha tratto Microsoft Italia dai precedenti incontri?»
CR: «Più che parlare di vantaggi, ritengo che nelle precedenti occasioni di incontro le persone di Microsoft abbiano trovato un valore e un arricchimento, che ha consentito di capire come migliorare il modo in cui affrontiamo alcuni temi di tecnologia e di business, proponendosi come persone pronte a confrontarsi e a mettere in discussione le proprie idee e posizioni.»
AJ: «Con quali criteri vengono scelti i blogger?»
CR: «Insieme all’agenzia Digital PR i blogger vengono identificati sia tra i partecipanti agli incontri precedenti sia in base alle tematiche relative all’incontro e a quelle espresse dai singoli autori nei loro blog, oltre che in base alla disponibilità di posti.
In occasione dell’evento di Roma, ad esempio, la lista è di circa 30 persone e comprende le posizioni più diverse che hanno espresso dei punti di vista interessanti e argomentati su questioni come l’interoperabilità, standard aperti, nuovi trend tecnologici e di business, web 2.0 e software+services.
La lista, purtroppo, è chiusa solo per permettere uno scambio reale tra i blogger e le persone di Microsoft ed evitare qualsiasi effetto “convention”. In ogni caso, può capitare di dimenticare qualcuno o di fare valutazioni errate per cui, guardando avanti, per essere eventualmente inseriti nei prossimi eventi, si può inviare una mail a ztomiolo@digital-pr.it, indicando nome e cognome, blog, tematica di riferimento, sperando così di poter riuscire a venire incontro alle esigenze di tutti in occasione dei prossimi incontri. Comunque, oltre a questi incontri personali, non frequentissimi, desidero ricordare che i canali di comunicazione con i colleghi/blogger di Microsoft sono sempre aperti e che è possibile sentirsi e confrontarsi online-offline in qualunque momento.»
Questa la risposta di Microsoft ai dubbi e alle perplessità sollevati in queste ore. Ora la parola torna a voi.
Hai centrato il punto: il problema è la trasparenza (ci ricordiamo dell’aperitivo Cisco? Stesso discorso).
Prima considerazione: perché Microsoft non crea un proprio canale “ufficiale” – ammesso che già non esista – per comunicare con i blogger e segnalare questo tipo di eventi? Troppo complesso per un’azienda come Microsoft?
La maggior parte dei blogger ha un lavoro e non può muoversi come e dove vuole: perché non sfruttare a dovere il canale Internet per creare conversazione invece di organizzare incontri limitati e limitanti?
Seconda considerazione: sarebbe interessante conoscere l’elenco dei 30 partecipanti. Un’idea di massima ce la siamo fatta leggendo alcuni blog, ma l’elenco completo non si è visto.
Ovviamente l’elenco non serve per riversare bile su queste persone ma per capire i criteri della scelta 😉 (quanti tecnici ci sono, quandi “divulgatori”, quanti sconosciuti).
Ultima considerazione: ha poco senso invitare i lettori a porre le proprie domande nei commenti dei blog. Se vogliamo creare delle FAQ (domanda-risposta, 1:1) è perfetto, se vogliamo discutere serve a poco 🙂
Ora che alcuni dettagli salienti sono più chiari credo che i dubbi espressi in precedenza siano stati fugati.
@pseudotecnico
Contatta Zeno e credo che sarà disposto a darti tutte le informazioni che vorrai avere come ha fatto con me.
Ciao Alessio. Complimenti per aver intervistato Microsoft e risolto alcuni dubbi, credo che la chiarezza e la trasparenza siano le prime doti di un’azienda.
@pseudotecnico: Chi ti dice che non lo stiano già facendo magari in sordina? Chissà…
Per quanto riguarda l’impossibilità di muoversi ed usare la Rete hai completamente ragione; per l’elenco come dice Davide rivolgiti via mail sapranno dirti tutto.
Sottoscrivo le considerazioni poste da Francesco “Pseudotecnico”. Se il manipolo di blogger invitati non offre gli opportuni chiarimenti oltre alle parole “di stima e apprezzamento”, la risposta delle aziende che si muovono in tale direzione deve essere rapida, tempestiva, e diretta a colmare tutte le lacune.