Audiodoc è la prima associazione italiana di autori e autrici indipendenti di audio documentari. I suoi fondatori sono presenti in Rete con un sito, Audiodoc.it, attraverso il quale veicolano e vendono il frutto del loro impegno professionale. Un presidio sul web dove trovare

“ritratti, inchieste, memorie, reportages sotto forma di audio documentario, di prodotto audio di qualità, da ascoltare su Internet ed eventualmente scaricare e comprare per l’audioteca personale, per un’audioteca scolastica o universitaria, di un’associazione, di un archivio, ecc .”

Il sito è caratterizzato da un aspetto ordinato e da una grafica inusuale ma gradevole. La qualità dell’audio in streaming è buona e il player funziona senza problemi sia sotto Explorer che Firefox. Il limite, semmai, è nell’archivio dei contenuti audio, fin troppo spartano nella presentazione dei documentari (mancano ad esempio le categorie e i tags) e privo di strumenti per la ricerca avanzata.

Nulla comunque che non si possa risolvere a tempo e luogo con qualche piccolo ma mirato investimento.

Ciò che invece davvero mi stupisce è, in pieno 2008, la totale assenza di qualsiasi strumento di comunicazione “2.0”, fondamentale per interagire con quello stesso pubblico presso cui si vorrebbe promuovere l’audio documentario.

Niente blog, niente commenti, nemmeno un semplice forum. L’unico modo che il pubblico ha per dialogare con gli autori di Audiodoc è inviare una e-mail.

Una mancanza grave visti e considerati i vantaggi in termini di promozione, visibilità ed esperienza insiti nell’uso di tali strumenti a fronte di costi praticamente irrisori.

Un passo falso giustificabile solo se la loro adozione sia prevista ma rinviata in un futuro molto prossimo.