Tv Mobile, H3G cambia e scommette sul free

Oggi a Roma H3G ha presentato la sua nuova offerta per la TV Mobile. Durante la conferenza stampa è stato lo stesso amministratore delegato, Vincenzo Novari, a sottolineare le key features della nuova offerta tra cui spicca un bouquet di canali fruibili gratuitamente dall’utenza, sia essa a contratto o con scheda prepagata.

Cosa altrettanto notevole, sempre da domani tutti i nuovi utenti “3” avranno 50 megabyte di traffico internet da consumare gratuitamente.

In pratica “3” ha capovolto il proprio modello di business: “Fino a poco tempo fa lo scopo dell’unico canale gratuito (La3) era accogliere l’utente nel servizio”, spiega Novari. “Paradossalmente, era necessario che non avesse troppo successo e anzi inducesse il pubblico a spostarsi sull’offerta a pagamento. Poi abbiamo fatto un test offrendo per tre giorni tutti i canali gratis e, pur senza averlo comunicato in nessun modo, gli spettatori sono raddoppiati. Questo risultato ci ha suggerito di capovolgere il modello: dare i canali principali gratis e far pagare solo pacchetti speciali”.

Detto fatto. Da domani la nuova era “free” della tv mobile di 3 comincia ufficialmente e i clienti DVB-H di 3 Italia potranno vedere gratis Rai 1, Rai 2, Mediaset, SKY Meteo24, La3 (il canale autoprodotto in una versione completamente rinnovata e diretto da Peppe Quintale) e, soprattutto, quella Current TV del premio nobel Al Gore il cui lancio in Italia ha recentemente destato tanta attenzione.

Torniamo a La3: il canale sarà composto per il 50 per cento da tv tradizionale (broadcasting) e per il 50 per cento da internet, cioè da trasmissioni che parleranno della Rete o saranno fatte dalla community online. Da qui a tre mesi La3 lancerà ben 20 format televisivi e, a regime, produrrà circa 5mila ore di diretta l’anno. Alcuni esempi:
– 3space: la musica e i talenti presneti su Myspace vengono portati in studio, ascoltata, discussi. Per il gruppo con maggior successo di pubblico H3G produrrà un concerto musicale sulla rete.
– 3Spoiler: tutti i retroscena delle serie tv di maggior successo
– 3Cut: gli studenti del DAMS di Bologna si cimenteranno con la riduzione a cortometraggio da 30 minuti dei 1500 titoli della library cinematografica di 3 Italia
– 3Diesis: clip musicali e informazioni sui concerti
– 3Stage: reality sul teatro
– 3News: l’informazione prodotta dalla rete dei blogger

Nel corso dell’incontro si è parlato anche di pubblicità: gli inserzionisti per il DVBH di “3” non mancano e l’interesse generale intorno alla mobile tv è, secondo Novari, in costante aumento. H3G sta sperimentando oggi (e aprirà nel 2009 agli inserzionisti) una piattaforma software chiamata MobiAudience che, a regime, consentirà all’investitore di monitorare in tempo reale l’audience reale dei suoi spot conoscendo al contempo il profilo dettagliato del pubblico (già profilato da “3” all’acquisto della SIM) su cui impatta la pubblicità. Il dato sarà anche maggiormente significativo in quanto, a differenza dell’Auditel, non si basa sull’analisi a campione ma considera l’intera utenza reale.

Ho chiesto se questo “osservatorio” non possa generare scontento negli utenti più attenti alla difesa della propria privacy: “Per essere inseriti nel programma MobiAudience, i nostri utenti devono dare espressamente il loro consenso” è stata la risposta di Novari.

A chiusura del post troverete alcuni dati H3G sul mercato planetario del DVBH. Restando con i piedi in Italia, ho chiesto su quale “copertura” del segnale potesse contare la rinnovata TV mobile di “3”. Secondo quanto riferito dall’amministratore delegato, l’attuale copertura è pari a circa l’82 per cento del territorio. Rai (81%) e Mediaset (78%) sono indietro, ma loro devono coprire solo i tetti, devono cioè raggiungere solo le antenne sopra le case, mentre “3” deve portare il segnale in basso nelle strade usando degli speciali ripetitori. Considerando questo passaggio, la copertura scende al 55% del territorio.

Per chiudere, ecco i numeri sulla tv mobile nel mondo:

A fine 2007, secondo Nagravision, erano circa 50 milioni gli utenti di TV mobile nel mondo: 15 milioni in broadcasting e 35 milioni in streaming.
Giappone e Corea sono i mercati più sviluppati in Asia, con 20 milioni di clienti nel Sol Levante e 8 milioni in Corea (fonte Mind Branch, maggio 2008), mentre alla ribalta sta per affacciarsi la Cina, con 94 milioni di clienti previsti nel 2009 (fonte In-Stat).
Nel Vecchio Continente, il DVB-H è lo standard scelto dalla Commissione Europea e, secondo Frost and Sullivan, aveva – a fine 2007 – 1,8 milioni di utenti.
Attualmente sono in corso 41 test DVB-H in tutto il mondo, mentre saranno 13 le Mobile TV DVB-H operative a fine 2008 (fonte: dvb-h.org).
Infine, il futuro: in America AT&T prevede 15 milioni di utenti negli USA al 2010, con 1,6 miliardi di dollari di fatturato, mentre secondo la Commissione Europea il mercato mondiale potrebbe avere un valore di 20 miliardi di euro e 500 milioni di telespettatori nel mondo entro il 2011, con 84 milioni di terminali compatibili col broadcast televisivo venduti nel 2010, secondo Informa Telecoms & Media di Londra.

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