L’Instant Messaging non è più roba da ragazzini: avere un programma di chat installato sul proprio computer, usarlo per comunicare in maniera sia sincrona che asincrona con amici, parenti, colleghi di lavoro, perfetti sconosciuti, è ormai costume diffuso in Italia in ogni fascia d’età, compresa quella degli adulti.
Un fenomeno in crescita costante le cui dimensioni e dinamiche sono state ben fotografate in uno studio realizzato da Microsoft Italia con Nextplora e presentato in conferenza stampa da Luca Colombo un paio di giorni fa. Sul suo blog trovate l’intero documento di presentazione, opportunamente condiviso tramite Slideshare.
Scorrendo il rapporto, due dati emergono subito su tutti: il primo è che Windows Live Messenger domina incontrastato la classifica di adozione degli IM software, seguito a distanza da Skype.
Il secondo è che ICQ, un tempo popolare e diffusissimo, oggi è meno noto agli utenti italiani di servizi come C6 e Alice Messenger.
Ne è passata di acqua sotto i ponti.
il buon caro vecchio ICQ… ad avere sedici anni adesso e dover scegliere fra c6 e Alice c’è da piangere…