Oggi ho inaugurato la mia collaborazione con Lettera43 pubblicando un articolo su Amazon.it dove – seguendo gli ottimi suggerimenti di Brad Stone su Business Week – ho provato a focalizzare l’attenzione sul reale valore di un servizio come Amazon Prime e sull’impatto che esso può avere sul mercato italiano dell’e-commerce.
E alla fine «habemus Amazon». Dopo 15 anni di attività, il colosso statunitense delle vendite online è sbarcato da appena una settimana nella nostra penisola. E già promette di aprire a un mercato italiano ancora acerbo ma, forse in virtù di questa sua stessa “giovinezza”, potenzialmente capace di grande crescita.
Una piccola rivoluzione e forse anche un sollievo per quel numero sempre crescente di nostri connazionali che, per ben 3 lustri, hanno dovuto superare barriere linguistiche e geografiche pur di acquistare sul sito del negozio online più grande del mondo. O meglio, sulle sue “localizzazioni” in altre nazioni come gli stessi Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia.
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