A metà ottobre, ospite a Roma dell’Ambasciata americana, ho avuto il piacere di incontrare e intervistare per l’Espresso Dina Kaplan, co-fondatrice della start-up newyorkese Blip.Tv e oggi responsabile in azienda di marketing, pubbliche relazioni, finanza, partnership e risorse umane.
Il risultato dell’incontro è un lungo articolo ora disponibile anche sul sito web del giornale di cui questo è l’attacco:
Un tizio con una telecamera puntata in faccia parla di cinema e di cultura pop degli anni Ottanta. Le sue recensioni cinematografiche sono intelligenti e irriverenti, anche se talvolta scurrili, mentre la qualità della ripresa ricorda a ogni istante che tutto è realizzato in modo abbastanza amatoriale, o comunque con mezzi economici alla portata di tutti.
Il programma si chiama “Nostalgia Critic” ed è uno dei 17 Web show prodotti dalla Channel Awesome di Chicago. Secondo le ultime rilevazioni, viene seguito da oltre 600 mila spettatori a settimana: tutti raggiunti grazie a Blip.tv, aggregatore on line che fornisce servizi per la pubblicazione, la promozione, l’advertising e la distribuzione di show su Internet creati da video maker indipendenti.
“Il nostro è il primo network televisivo veramente democratico”, sostiene Dina Kaplan, cofondatrice della start-up newyorkese e oggi responsabile in azienda di marketing, pubbliche relazioni, finanza, partnership e risorse umane. E aggiunge: “Siamo una piattaforma per la condivisione e distribuzione di contenuti video che libera sia i “producer” sia la loro audience dalle costrizioni imposte dai media tradizionali”.
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