Oggi sul sito de L’Espresso trovate una mia breve intervista con Peter Vesterbacka, Chief marketing Officer (anzi Mighty Eagle) di Rovio, l’azienda che ha creato il gioco best seller “Angry Birds“. L’ho incontrato ieri a Berlino, durante la Next Conference 2011, e tra le domande cui ha risposto una mi sembra particolarmente interessante:
Quanti tentativi sono andati a vuoto prima di arrivare al successo?
«Rovio ha iniziato a produrre videogiochi nel 2003: da allora abbiamo sviluppato 51 titoli prima di Angry Birds, che di fatto è il 52°. Insomma, ci è voluto un po’. Alcuni dei giochi che abbiamo sviluppato in passato hanno in effetti avuto successo, ma si trattava di lavori su commissione eseguiti per clienti come Electronic Arts (EA) o Nokia, e quindi con una ricaduta minima o nulla per noi come azienda, e questo nonostante ne siano state vendute milioni di copie. “Angry Birds” invece è una creatura che ci appartiene interamente e il cui successo è finalmente nostro».
Sette anni di lavoro prima di “sfondare”. Un successo planetario per un’azienda finlandese, quindi Europea, quindi non troppo lontana da noi.
Pensateci
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(photo: Luca Sartoni)
PS: Se vi interessa, a breve pubblicherò anche il podcast in inglese dell’intervista.
Fantastico. Assolutamente fantastico l’approccio e lo sviluppo che hanno avuto. Bisogna crederci.
già, il senso mi sembra proprio questo.
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