Lo scorso 1 settembre ha visto la luce, inatteso, un blog realizzato per conto di Telecom Italia. Si chiama a “A voi comunicare” e vuole essere uno spazio di confronto intorno ad un tema “sapido” come il dialogo e la convivenza tra i popoli.
Di certo ricorderete lo spot che aveva per protagonista il mahatma Gandhi e con il quale Telecom ci ha martellato per mesi nel lontano 2004. Vi sarete anche accorti che, dallo scorso agosto, l’ex incumbent ha riesumato quella campagna istituzionale, recuperando e restaurando un discorso che Gandhi ha pronunciato all’Inter-Asian Relations Conference di New Delhi nel lontano 1947.
Bene: il nuovo progetto di comunicazione prevede varie iniziative tra cui, contro ogni aspettativa, anche il blog di cui sopra. Anzi, ad esso spetta l’onere e l’onore di essere il sito ufficiale dell’iniziativa, cui la compagnia rimanda con più link direttamente dal proprio sito istituzionale e per il quale Telecom non ha lesinato le iniziative di promozione, dagli spot televisivi all’acquisto di varie “keywords” sul solito Google (vedi immagine).
Il blog in sé è piuttosto semplice, di grafica facilmente riconducibile al main sponsor e scritto in linguaggio giustamente informale. Per ora presenta solo cinque post nonostante nella pagina dedicata alla redazione figurino ben 14 profili per altrettanti, giovanissimi editor. Tutti studenti della Luiss guidati dal professor Michel Martone.
Una squadra del genere rappresenta certo un’ottima premessa: peccato però che ciascun post venga poi firmato con un generico “Redazione” e che, sebbene la parola sia linkata direttamente all’omonima pagina, diventi impossibile capire con chi si sta parlando quando si commenta. Manca insomma il rapporto diretto con l’editor, quel confronto faccia a faccia che rappresenta il vero valore aggiunto di un blog e che caratterizza, ad esempio, il blog di Beppe Grillo.
I post, complice il corposo traffico che la campagna stampa riesce a deviare su “A voi comunicare”, portano già numerosi commenti (moderati dalla redazione), molti dei quali di plauso all’iniziativa. Stranamente, nel set d’informazione che chiude ogni articolo manca la data d’inserimento ed è presente solo l’ora. All’atto pratico, per sapere quanto vecchio sia un post bisogna entrarvi dentro e cercare il primo commento, che invece riporta la data per intero.
Forse un peccato di gioventù, o forse (volendo essere maligni) un piccolo (ed ingenuo) trucco per diminuire l’impatto, sempre negativo sul lettore, derivante dalla scarsa frequenza di aggiornamento. Lo scopriremo solo vivendo.
Bizzarra anche la scelta di mettere un invito a parlare in calce ad ogni post, linkando la frase “A voi la parola” direttamente al modulo per inserire i commenti. Non bastava il link “Aggiungi un commento” disponibile pochi pixel più in basso?
Azzeccata invece l’idea di aggiungere una funzionalità che consenta di promuovere ogni post direttamente su OKNotizie con un semplice click. Se infatti è vero che il servizio di social bookmarking è stato acquisito da Telecom mesi fa, non era tuttavia per nulla scontato che i creatori del blog lo sapessero e lo includessero nel progetto.
Sulla linea editoriale c’è poco da dire: i temi anticipati sono di sicuro interesse (per quanto piuttosto generici), mentre i contenuti proposti sono ancora troppo pochi per avviare una valutazione attendibile.
Giudizio complessivo
L’impressione globale è agrodolce: da un lato, c’è il segnale positivo che Telecom trasmette quando investe sul blog, tanto da incentrarci una costosa campagna istituzionale, e sulla blogosfera, con l’amministratore delegato che incontra una delegazione di blogger per provare a scambiare idee ed opinioni.
Dall’altro lato, devo confessare una certa delusione: l’ex incumbent entra nella blogosfera ma lo fa senza sporcarsi le mani, parlando d’altro, scegliendo un terreno di confronto che non lo tocca direttamente in alcun modo e affidando all’esterno delle proprie strutture la cura dei contenuti.
Nel blog sponsorizzato da Telecom, centro nevralgico della campagna istituzionale di Telecom, si parla di tutto tranne che di Telecom. Anche se è coerente con l’iniziativa, resta tuttavia accettabile solo se rappresenta il primo passo che l’azienda muove per scendere nella blogosfera e cercare un confronto vero, magari anche duro, ma comunque sano ed utile.
In caso contrario, ci troviamo di fronte alla solita fuffa.
posso esprimere un MAH grande come una casa?
a me piu’ che un blog mi sembra un progetto editoriale, in forma di blog, come potrebbe essere una delle tante forme di pubblicità istituzionale che telecom si puo’ permettere.
(ma chissa’…)
Putroppo concordo con Gianluca. Usano Gandhi, usano la forma blog, usano redattori esterni…E per ogni propsta puoi sempre mandare una mail. Mah.
Ma perché dovrei parlare di questi argomenti su di un blog di Telecom e non, poniamo, su Internazionale?
Il vero motivo della campagna “A voi comunicare”
Telecom Italia finanzia una costosa campagna pubblicitaria con Gandhi protagonista per avere il silenzio sulla vicenda dei 5.000 esuberi.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=8213