Secondo Mark Zuckerberg, la privacy è un concetto sostanzialmente superato. Durante una recente intervista con Michael Harrington, l’arcinoto fondatore di Facebook ha infatti affermato che, se dovesse lanciare oggi la sua piattaforma di social networking, tutte le informazioni relative agli utenti sarebbero di default pubbliche invece che private.
Il perché è presto detto:
People have really gotten comfortable not only sharing more information and different kinds, but more openly and with more people. That social norm is just something that has evolved over time.
Insomma, il costume è cambiato e oggi le persone che si connettono online per interagire tra loro preferiscono condividere piuttosto che nascondere. Per questo lo scorso dicembre, quando il management di Facebook ha mutato radicalmente i criteri di gestione della privacy dei propri utenti (favorendo di fatto le pubblicazione di informazioni personali e suscitando non poche polemiche), l’intenzione era semplicemente adeguarsi alle nuove norme sociali.
We view it as our role in the system to constantly be innovating and be updating what our system is to reflect what the current social norms are.
Sarà, ma è un peccato che Zuckerberg abbia dimenticato di accennare che più sono gli utenti che rendono pubblici i propri dati, maggiore è la quantità di informazioni che diventa indicizzabile e ricercabile dai motori di ricerca e, quindi, utile a generare nuovi introiti per Facebook.
Un dettaglio trascurabile.
Michael Harrington intervista Mark Zuckerberg