Archivi categoria: Interviste

Yahoo! e H3g insieme in Italia per la connessione mobile broadband

Oggi Yahoo! Italia e 3 Italia inaugurano a sorpresa un’inedita partnership ed un nuovo business comune che integra connettività, servizi, contenuti e raccolta pubblicitaria.

Il primo risultato tangibile di questo accordo è la Yahoo! Internet Key, un modem HSPA USB che consente di accedere ad una versione “customizzata” del portale americano attraverso la banda larga mobile di Tre.

“L’accordo con Yahoo! è solo il primo passo, la prima applicazione di un’idea nata circa sei mesi fa in 3 Italia – spiega a Blogs4biz Andrea Gualtieri, direttore Divisione Dati – e che consiste nel far vendere connessione direttamente a chi produce contenuti o eroga servizi destinati ad internet”.
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Blogs4biz intervista Leonardo Camiciotti (TOP-IX)

Leonardo Camiciotti, devt. program manager per TOP-IX, racconta l’attività di “incubatore atipico” svolta dal consorzio TOrino Piemonte Internet eXchange e propone un bilancio del recente Techgarage ’08 di Roma. C’è inoltre il tempo per descrivere il profilo delle tre aziende vincitrici e per sottolineare i limiti che accomunano molte startup nostrane.

Se la cosa è di vostro interesse, basta cliccare su “continua” e guardare il video dell’intervista. I commenti sono benvenuti.

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Lancio della Koleos: Renault sperimenta la comunicazione 2.0

Oggi sono stato ospite di Renault ai Castelli Romani dove l’azienda francese ha fatto testare a me e ad alcuni altri blogger la nuova Koleos, primo SUV della casa francese fresco di lancio.

Sebbene organizzato all’ultimo momento, l’incontro ha dato i suoi frutti: complice la bravura degli istruttori di guida fuori strada messi a nostra disposizione, mi sono divertito parecchio a strapazzare il SUV lungo strade sterrate, dossi, twist, salite scoscese e vari altri ostacoli che mai mi sarei sognato di affrontare da solo.

Il mio giudizio sulla vettura è semplice: la Koleos va così bene ed è così facile da guidare che per un attimo ho creduto di saper andare in fuori strada. Un risultato più che notevole.

Finita la “giostra” ho pensato di chiedere ai due ambasciatori di Renault Italia presenti, Biagio Russo ed Emma Mandini, di raccontarmi in video perché e come Renault Italia stia sperimentando la comunicazione aziendale 2.0.

Di seguito (cliccando su “continua a leggere”) trovate il video con le loro risposte. L’audio è un po’ basso, quindi vi consiglio di usare cuffie oppure casse amplificate.

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“Conversazioni Globali” su Nova

Oggi su Nova, l’inserto del giovedì de IlSole24Ore, è uscita una mia intervista con Doc Searls, senior editor del Linux Journal e co-autore del ClueTrain Manifesto (1999). Qust’ultimo è testo “eretico” e articolato provocatoriamente in “95 tesi”, che coglie al nascere e descrive con eccellente precisione la rivoluzione tutt’ora in corso nei mercati economici planetari, innescata dall’avvento di internet e dell’e-commerce. Gli altri autori sono David Weinberger, Christopher Locke, Rick Levine, ma è allo stesso Searls che in genere si attribuisce la prima e forse la più nota delle tesi: «I mercati sono conversazioni». Nell’intervista, presto disponibile anche in video grazie al contributo di Nicola Mattina, Searls mi propone un bilancio in chiaroscuro del passato e guarda avanti, sintetizzando così “the next big thing”: «Il futuro dei mercati è nelle relazioni».

Buona lettura.

Interviste: Luca Ascani parla di Goadv e dell’acquisizione di Excite

Lo scorso ottobre il gruppo Excite Europe, noto brand internazionale di portali generalisti con sede operativa in Italia, è passato di mano. L’ultimo proprietario, Ask.com, lo ha venduto a Goadv, “società media specializzata nella generazione di traffico qualificato su internet” che opera in tutta Europa con il marchio “Migliori Offerte”. A Parigi ho incontrato Luca Ascani, presidente di Goadv, e ho cercato di conoscere meglio il nuovo proprietario di Excite, le sue origini come (giovane) imprenditore, la sua azienda, i suoi (ambiziosi) progetti per il futuro.

Alessio Jacona: “Cominciamo dall’inizio: cos’è Goadv?”

Luca Ascani: “Goadv è un’azienda con sede a Dublino che dal primo agosto è quotata in borsa sul mercato francese Alternext . Il nostro lavoro è aiutare gli utenti a trovare ciò che cercano in rete: ci riusciamo grazie a un network europeo di oltre 150 siti-guida all’acquisto on line focalizzati su diverse categorie di prodotti.”

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PLYmedia, online video gets interactive

(Italian version here)

Video on line is cool but it’s not interactive. You just click on it and that’s all: you can do nothing but watch it. Certainly there are a lot services that can be built around videos or special effects that can be put in them, but that’s all: the user will watch the show and interact with the site, using whichever service the site developers did provide.

Fair enough. But what if the video itself would be interactive? What if you and users could easily add “commentary, multilingual subtitles, hypervideo, in-video advertising and rich-media increasing the cultural and commercial value of your existing video properties”? What if all this in-video enhancing tools would be really easy to use?

There is a young firm who did the magic. Its called PLYmedia and just got to second place in the Leweb3 2007 startup competititon. I was there and had a nice chat with Amichai Zuntz, VP of sales for the european market:

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PLYmedia, il video on line diventa interattivo

(English version here)

Prendete o, se ne siete capaci, create un video. Muniti di una connessione broadband, caricatelo su un qualsiasi “internet video-sharing service”: nel dubbio, Youtube andrà benissimo. Al termine dell’operazione, guardatelo.

Fine della storia. Con poche e spesso semplici operazioni il vostro contenuto è già in pasto agli utenti della rete che, a seconda dei servizi offerti dal sito “host”, possono commentarlo, votarlo, linkarlo o “embeddarlo” all’interno di altri siti ancora.

Fin qui, la norma. Provate però a pensare cosa accadrebbe se il video stesso, e non il sito che lo ospita, divenisse interattivo. Cosa accadrebbe se i produttori, e persino gli utenti, potessero facilmente aggiungere alle immagini “commenti, sottotitoli multilingue, hypervideo, in-video link o advertising e contenuti integrativi capaci di aumentare il valore culturale e commerciale di un video esistente”?

Utopia? Niente affatto: PLYmedia, start-up israeliana con base negli Stati Uniti, ha sviluppato una tecnologia basata su layers che consente già di eseguire facilmente tutte le azioni sopra elencate e altro ancora. Un primato che è valso all’azienda il secondo posto assoluto nella Leweb3 2007 Startup Competition e che mi ha spinto ad intervistare Amichai Zuntz, VP of sales per il mercato europeo:

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Strati della cultura, il contributo di Frieda Brioschi ed Elena Zannoni

Lo scorso sabato 13 ottobre ho avuto il piacere di moderare a Ravenna “Strati In rete“, dibattito pubblico su partecipazione e nuovi media ospitato dalla tre giorni di festeggiamenti per i cinquant’anni dell’ARCI.

Tra i miei ospiti c’erano Frieda Brioschi, consigliere di amministrazione di Wikimedia Foundation, ed Elena Zannoni, assessore all’informatizzazione del comune di Lugo (RA). Ora i potenti mezzi di IntrudersTV mi danno il destro di riproporvi un estratto dei loro interventi.

Buona visione.

Calacanis/1: il punto su Mahalo


Paris – Leweb ’07:
Incontrando Jason Calacanis mi si è posto di fronte un dilemma: avrei dovuto parlare con lui della sua nuova creatura Mahalo, oppure potevo finalmente fare due chiacchiere con lui sul nano-publishing. Per non sbagliare, ho fatto entrambe le cose.

Cominciamo con Mahalo, “the world’s first human-powered search engine” in cui sono delle persone e non degli algoritmi matematici a catalogare le pagine della rete:

Calacanis mi ha detto, apparentemente molto soddisfatto, che il motore di ricerca vanta al momento 2 milioni di contatti unici al mese, che in brevissimo tempo chi si diceva perplesso ne è divenuto entusiasta e che, addirittura, chi all’inizio criticava più ferocemente l’iniziativa ora si affanna a clonarla.

Ovviamente gli ho fatto presente le critiche: come può un motore di ricerca basato sulla selezione umana dei link competere con gli algoritmi di Google? Jason mi ha guardato sardonico e ha risposto: “Chi attacca Mahalo semplicemente non lo ha mai provato o, peggio, non lo ha capito. Secondo te è meglio un piatto di sushi cucinato da un robot o da un cuoco giapponese in carne e ossa?”.

Voi cosa avreste risposto?