Tim Berners-Lee ha una visione molto chiara del futuro della rete. Per colui che da molti è considerato il “padre” del web, tale futuro risiede nel cosiddetto “web semantico”, termine che egli stesso ha coniato per definire “la trasformazione del World Wide Web in un ambiente dove i documenti pubblicati (pagine HTML, file, immagini, e così via) siano associati ad informazioni e dati (metadati) che ne specifichino il contesto semantico in un formato adatto all’interrogazione, all’interpretazione e, più in generale, all’elaborazione automatica” (Wikipedia).
La rete del futuro è dunque un luogo in cui avremo la possibilità di effettuare ricerche molto più complesse di quanto non si possa fare oggi e che non non si baseranno solo sull’individuazione delle parole chiave, ma che finalmente faranno perno su sistemi di relazione e connessione tra documenti che fanno capo a logiche ben più complesse del semplice collegamento ipertestuale.
Come spiega lo stesso Berners-Lee: