Archivi categoria: corporate blogs

Blog Driver Day, Audi si fa guidare dai blogger

Coinvolgere i blogger, portarli a Vallelunga (RM) in concomitanza con l’inizio del Campionato Italiano Superstars, farli scendere in pista per provare le nuove automobili, metterli a confronto con tecnici e maccanici. In poche parole, aprirsi alla blogosfera.

E’ quello che ha fatto Audi Italia organizzando il Blog Driver Day, manifestazione in programma presso l’autodromo romano per il 20 e 21 aprile 2008. Le ragioni le spiega la stessa azienda, che nel comunicato stampa ribadisce la propria attenzione verso “coloro che nella Rete esprimono giudizi e offrono informazioni in modo assolutamente indipendente e obiettivo […]coloro che sono diventati gli attori principali dei social media, interlocutori validi, affidabili e attendibili”.

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USA, Il blog della Transportation Security Administration

Dopo l’11 settembre la sicurezza a bordo degli aerei è diventata, come è noto, priorità assoluta negli Stati Uniti. In aeroporto, i complessi controlli antiterrorismo costano ai viaggiatori lunghe attese e malumori che sempre più spesso sfociano in sonanti proteste.

In Italia quest’ultime difficilmente avrebbero avuto (e di fatto hanno) seguito. In America è la stessa Transportation Security Administration (TSA) che corre ai ripari aprendo un filo di comunicazione diretta, e bidirezionale, con i viaggiatori.

Fate attenzione. Non si tratta di un numero verde, ma di un blog dall’eloquente titolo “Evolution of security” il cui claim lascia spazio a pochi dubbi: “Terrorists Evolve. Threats Evolve. Security Must Stay Ahead. You Play A Part.”

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Mclips, il corporate blog di Microsoft Italia

Microsoft ha appena presentato il suo corporate blog ufficiale. Nasce in Italia, si chiama Mclips ed è un “company blog” multiautore dove, almeno sulla carta, tutti gli 880 dipedenti della filiale italiana avranno la possibilità di “postare” idee, opinioni, visioni. Un’iniziativa inedita per l’azienda di Redmond, che pone la sua filiale italiana all’avanguardia nella sperimentazione e nelle prove di dialogo con la blogosfera. Vediamola nel dettaglio:

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Il corporate blog di Fujitsu-Siemens

Fujitsu Siemens Italia lancia un corporate blog intitolato Data Center Conversations e dedicato al “presente e futuro del Data Center”. Un’iniziativa di comunicazione business to business che l’azienda spiega con chiarezza e semplicità mirabili:

“Abbiamo scelto di aprire un blog perchè troviamo sia un canale di comunicazione diretto e facilmente usufruibile coi nostri partner, coi nostri clienti e col mercato. Il mondo del Data Center ha delle evoluzioni talmente veloci che incontrarsi un paio di volte all’anno per parlarne non basta più. Un contatto e uno scambio di idee quotidiano, possibilità offerta dal Web, è il modo migliore di condividere la conoscenza e lavorare meglio assieme.”

Concordo appieno. Ora vediamo il blog nel dettaglio:

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Il corporate blog di Febal cucine

Questo mese ha visto la luce un altro corporate blog italiano: si chiama “Chiacchiere in cucina” ed è la voce nella blogosfera del Gruppo Febal Cucine. Ringrazio il lettore che me lo ha segnalato e passo subito all’analisi:

1) Anche qui, come altrove, è corretta la scelta di usare una piattaforma commerciale per il blogging testata ed affidabile come wordpress.com. Le funzionalità abbondano e le questioni più tecniche sono, per la maggior parte, problema altrui.

2) La grafica, strutturata su quattro colonne, è intrigante al primo approccio ma – almeno per quanto mi riguarda – alla lunga confonde e stanca un po’. Interessente l’effetto collaterale: una colonna di post così stretta richiede meno testo per essere riempita e consente di essere brevi ma significativi senza apparire laconici.

3) Gli autori sulla carta sono cinque e, correttamente, si presentano uno ad uno. A mio giudizio c’è un po’ troppo marketing nelle loro competenze, ma leggendo i post mi sembra che per il momento questo “aspetto” emerga poco. Trattandosi di un blog, è un bene. Il tono è colloquiale e non manca qualche commento. Trovo tuttavia sbagliato non firmare i post: se leggo un testo non mi interessa conoscere tutti i nomi degli autori, voglio sapere con chi sto conversando direttamente. Altrimenti non commento.

4) La policy è buona. Brevissima e abbastanza chiara, viene chiusa con una velata minaccia non priva di ironia: “Chi dovesse dimenticare queste semplici norme potrebbe non vedere pubblicato il suo intervento”.

Insomma, c’è da lavorare ma siamo sulla buona strada.

Firenze, al Funiculì la pizza è 2.0

Su Spotanatomy un post chiama in causa la campagna di comunicazione della Pizzeria Funiculì di Firenze. Lo fa sottoponendo al giudizio dei lettori una locandina, un sito internet e – fate bene attenzione – un corporate blog. Dei primi due si discute ampiamente nei commenti al post.

Del corporate blog, invece, c’è ancora molto da dire. Andiamo con ordine:

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Curbed, il blog da 1,5 milioni di dollari

Lockhart Steele è uno che di nanopublishing ne “mastica” parecchio: qualche hanno fa ha fondato Curbed, uno dei primissimi blog americani dedicati al mercato immobiliare; poi è passato sotto l’ala protettiva di Nick denton per svolgere il ruolo di managing editor a Gawker Media; infine è ritornato alla sua creatura.

Oggi Curbed – che nel frattempo è divenuto un nanopublishing network – incassa finanziamenti per 1,5 milioni di dollari, in parte stanziati da Zach Nelson, CEO di NetSuite, e dallo stesso Nick Denton.

Attenzione però: i rapporti pre-esistenti tra Steele e il suo ex-capo non sono affatto – come alcuni maligni potrebbero pensare – la ragione alla base del finanziamento ottenuto per Curbed. Chi come me lo segue da tempo, sa bene che Denton non è tipo da confondere amicizia e lavoro: semplicemente, quella vecchia volpe di nanopublisher ha intuito l’affare dietro il crescente successo dei “real estate blogging” in America e ha deciso di investire.

Oltreoceano il mercato immobiliare rallenta mentre gli operatori di settore restano imprigionati in vecchi modelli di comunicazione. In questo contesto, a “tenere” sono siti (leggi blog) editi da esperti con linguaggio e modi “sbottonati”, ai quali le persone accedono per condividere opinioni e discutere “about their neighborhoods and about life in the city”, oltre che delle case che desiderano acquistare.

Wheels, il blog di Ebay motori

Sebbene ancora in fase di beta testing, Wheels, il corporate blog di eBay Motori, è un progetto che promette bene scegliendo da subito di non essere né una semplice testata giornalistica dedicata al mondo dei motori, né tantomeno un’inutile repository di comunicati stampa.

Al contrario, Wheels è un blog che parlerà sia di motori (auto, moto, accessori ecc.), sia della vita in eBay Motori, veicolando competenza, professionalità e passione di chi scrive. La miglior pubblicità ottenuta senza bisogno di ricorrere a costosi (e inutili) spot patinati.

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In arrivo un eco-blog per Bosch

La multinazionale tedesca Bosch, divisione elettrodomestici, ha dato incarico a Wicked Smart Marketing (WSM), “interactive media agency” con base in California, di realizzare e gestire un blog dedicato all’ambiente. La missione è veicolare verso il pubblico on line l’interesse e l’impegno dell’azienda per la salvaguardia dell’ambiente, dialogare con il cliente ed “educarlo” ad un uso più consapevole degli elettrodomestici, promuovere il brand Bosch.

Un piano editoriale assolutamente condivisibile. Non è invece chiaro se il progetto sia stato dato completamente in out-sourcing a Wicked Smart Marketing, o se invece vi prenderanno parte anche “voci” interne alla Bosch. L’intervista a Jonathan Josell, CEO WSM, sembra suggerire la prima ipotesi che, a onor del vero, mi pare sacrificare l’efficacia del corporate blogging in favore di una più tradizionale (e forse più rassicurante) sponsorizzazione.

Da queste parti le media agency piacciono di più nel ruolo di tutor da affiancare a risorse interne fornite dal committente. Insomma, se il weblog lo “scrive” l’azienda, allora è corporate blogging. Se lo paga e basta, beh, è un’altra cosa.

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Abarth, corporate blogging e bielle roventi

“Il blog dello Scorpione nasce per raccontare la nuova Abarth, la rinascita di un mito attraverso la voce delle persone che ci lavorano – piloti, ingegneri, designer, meccanici accomunati dalla grande passione per il mondo delle auto, dell’elaborazione, delle corse e, soprattutto, per Abarth.”

Con queste parole Luca De Meo, CEO Abarth, tiene a battesimo il blog dello scorpione, voce informale della rinata “azienda esperta di elaborazioni di autovetture prodotte in grande scala” (FONTE: wikipedia).

Mi sembra giusto sottolineare che questo è il primo vero corporate blog nato in casa Fiat: l’altro e stranoto Quellichebravo è infatti un product blog, focalizzato su un’automobile, sulla sua genesi e sul suo lancio commerciale.

Il blog dello scorpione nasce invece per raccontare con passione e linguaggio informale un’intera azienda nell’era della sua rinascita, rivolgendosi ad un pubblico di nicchia ma fortemente motivato e partecipativo, oltre che generalmente preparato e portatore di preziosi suggerimenti. Insomma, il terreno ideale in cui seminare un corporate blog.

Ad un rapido esame, il blog sembra avere tutti gli strumenti al posto giusto: i suoi editor, poi, sono affiancati da tutor della Leo Burnett, che già ha dimostrato di saper fare bene proprio con Quellichebravo.it.

La policy infine è semplice ed efficace: fa perno sulle parole “condivisione e rispetto” e spiega semplicemente che insulti o commenti off topic saranno moderati. E vorrei ben vedere.

Mi sembra un inizio incoraggiante. Ora, se i responsabili della comunicazione in rete di Abarth volessero anche togliere un po’ di flash dal sito principale, saremmo a cavallo.

Thankz Quanteruote